In questi giorni di emergenza sanitaria, tra un hangout ed un webinar, tra una telefonata ed una serie TV, vi è per fortuna lo spazio per leggere e per rileggere.
Io personalmente adoro mettermi di fronte alla mia libreria, prendere un libro che è un po’ che non sfoglio, osservare quando e dove l’ho letto (lo segno sempre sulla terza di copertina) ed evocare i ricordi che quel libro mi trasmette. In qualche caso, cerco su Internet i passaggi che sono, di quel testo, risultati importanti e li cerco: in qualche caso li sottolineo e li medito. Tutto pur di evadere per qualche momento dalla cronaca.
In qualche caso, mi avvalgo degli ebook per leggere qualcosa di nuovo e mi permetto, qui di seguito, qualche suggerimento di lettura.
Da lettore interessato all’epopea tragica della Prima Guerra Mondiale, serve ripercorrere la storia della Spagnola, la prima malattia davvero “globale” che tra il 1918 e il 1919 contagiò un miliardo di persone e ne uccise 21 milioni. Qui è possibile leggere alcuni passi del libro “La Spagnola in Italia” di Eugenia Tognotti , uno dei pochi che hanno contribuito a sottrarla all’oblio collettivo e che si rivela particolarmente interessante nel confronto con quanto sta accadendo oggi.
La principale fonte di frustrazione forse è proprio il tempo che ci è sottratto, non nel senso di quello trascorso, ma dell’orizzonte temporale per il quale non sappiamo quando e in che modo potremo riprendere in mano la nostra vita. Per questo serve essere capaci di resistere e persino di crescere nonostante gli urti della vita e spesso proprio grazie ad essi. Per ricordare questa capacità, è doloroso, ma utile leggere il testo di Viktor Frankl “L’uomo in cerca di senso” dove lo psicologo ha osservato l’essere umano in un laboratorio estremo come quello del Lager, dove è stato rinchiuso dal ’42 al ’45.
In qualche caso però non siamo in casa da soli ed è importante gestire al meglio il tempo dei bambini per non lasciarli da soli di fronte ai compiti, alla TV o ad Internet. Qualche suggerimento lo dà Beba Rastelli con il libro “I bambini autori di libri” che segue il metodo ideato da Bruno Munari: per leggerlo, occorrono carta, di tutti i tipi, forbici, pennarelli … e si realizzano libri di tutte le dimensioni e formati, bucati, sfrangiati, colorati, macchiati, puntinati … o anche tutti bianchi, come camminare in una giornata di neve a Milano.
Non solo i bambini, ma anche noi abbiamo il dovere – come ha ricordato il Santo Padre – di usare al meglio il tempo che ci è dato. Un vero classico della crescita personale, “Le Sette regole per avere successo” di Stephen Covey contengono la Regola n.7, quella che riguarda il rinnovamento interiore e sorregge tutte le altre sei rendendole possibili. La Regola n.7, che consiste nel “prendere del tempo per affilare la lama”, è particolarmente adatta a questi giorni sospesi e di attesa e riguarda le quattro dimensioni del rinnovamento personale: quello fisico, quello mentale, quello spirituale e quello sociale/emozionale.
Quest’ultimo libro in particolare ha rafforzato in mente la necessità di adottare il più possibile un approccio organico alla crescita personale: non possiamo essere dei professionisti in gamba, se non siamo anche delle donne e degli uomini in gamba, soprattutto in giorni come questi.